MORALE מוּסָר (Musàr)ב

MORALE מוּסָר (Musàr)ב

6 Agosto 2025 Off Di Hora Aboav

MORALE מוּסָר (Musàr)! Anche ETICA ovviamente. Questa parola ci obbliga ad affrontare diversi temi perché condivide la sua radice י ס ר con la parola יִסּוּר (Yissùr) SOFFERENZA anche tradotto סֵבֶל (Sèvel)[1] e DOLORE כְּאֵב (Cheèv)[2]: per lo più usato al plurale יִסּוּרִים (Yissurìm) SOFFERENZE e TRIBOLAZIONI. È evidente nel riflessivo לְהִתְיַסֵּר (Lehityassèr) che traduce SOFFRIRE, AMMONIRE ed anche CASTIGARE o CORREGGERE. La prova educativa e morale si esprime con severità ma è evidenziata anche una crescita interiore di grande valore. È in campo תִּקּוּן (Tikkùn) CORREZIONE, RIPARAZIONE. IL Signore a volte ci corregge attraverso esperienze difficili, come ha fatto con Abramo che ha dovuto superare dieci prove: una vera “sofferenza d’amore” che ha elevato la sua anima. Non dimentichiamo la radice ע ל ה (salire) che è evidente in tutta la PROVA נִסַּיוֹן (Nissayòn)[3] radicale che egli ha affrontato con una fede senza precedenti. Non c’è da parte di Dio il bisogno di conoscerlo, Egli sa sondare a fondo i nostri cuori ma per permettere ad Abramo di diventare veramente Abramo. Mi sovvengono le parole riportate da Buber di Rav Sussja in punto di morte: “Nel mondo futuro non mi si chiederà: ‘Perché non sei stato Mosè?’; mi si chiederà invece ‘Perché non sei stato Sussja?”.[4] Possiamo anche pensare ad Abramo o a Giobbe… quello che voglio sottendere è che una vita volta veramente al nostro perfezionamento non sia facile ma deve essere in sintonia con la nostra vita in modo integro. Non possiamo essere che noi stessi ma ciò non potrà realizzarsi se non ci conosciamo. L’Etica per me è la vera conoscenza di sé e del Sé. Paola Raguzzi a posteriori mi ha ricordato la famosa frase di Kant nella Critica della ragione pratica: ” Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me.

Percepisco immediatamente una confidenza con la radice ס ו ר che ci fa entrare nel gioco continuo esistenziale dell’avvicinamento e dell’allontanamento, nonché del deviare il passo. Un movimento discontinuo alla ricerca dell’integrità e della crescita che trascenda anche questo mondo. La radice י ס ר può esprimersi anche nel tema dei legami[5]. Quanto ci si può legare di più nei momenti della sofferenza!

Voglio sottolineare che non siamo nel tema di מ ס ר CONSEGNARE,  TRASMETTERE anche se io ci trovo un collegamento spontaneo mettendo in parallelo la parola מוּסָר con מָסֹרֶת (Masorèt) TRADIZIONE.

מוסר: La מ apre e con la ר finale ci prospettano le asperità di questo termine  מַר AMARO ma vengono a sostenerci una ס vigorosa che non è solo un sostegno o protezione ma pura memoria alla quale appoggiarsi e sostenersi. Rabbì ‘Aqiva ricorda che il Signore sostiene tutti i bisognosi, tutti coloro che vacillano.[6]La supporta la ו che nutre con generosità nel percorso di trasformazione e redenzione.

בְּכָל־דְּרָכֶיךָ דָעֵהוּ וְהוּא יְיַשֵּׁר אֹֽרְחֹתֶיךָ

(Bechòl-derachècha da’ehu; veHu yeyashèr orchotècha).

«IN TUTTI I TUOI PASSI pensa a Lui; ed Egli appianerà i tuoi sentieri».  בְּכָל־דְּרָכֶיךָ ha lo stesso valore gematrico di מוּסָר  306 e ci ha donato la lettura di questo profondo verso dei Proverbi[7]. Questa semplice riflessione ci propone un interessante percorso etico e ci conduce nel territorio della fede. Le prime parole del tredicesimo articolo di fede di Rambam infatti hanno lo stesso valore energetico-semantico della nostra parola (306):

אֲנִי מַאֲמִין בְּאֱמוּנָה (Anì maamìn beemunàh) IO CREDO CON FEDE[8]completa nella venuta del Mashiach ed anche se tarderà a venire, Lo aspetterò ogni giorno che verrà.

Dove sono?


[1] Vedi p. 33, H. Aboav, Le voci delle parole ebraiche, 2022.

[2] Vedi p. 205, H. Aboav, Crescere con le radici delle parole ebraiche, 2020.

[3] Ibidèm p. 117.

[4] M. Buber, Il cammino dell’uomo, Edizioni Qiqajon, Magnano 1990, p. 27-28.

[5] La radice aramaica א ס ר si traduce anche con LEGARE. אָסוּר (Asùr) VIETATO.

[6] Salmi 145,14.

[7] Proverbi 3,6.

[8] Vedi SHOÀ p.173, H. Aboav 2022.