RICEVUTA קַבָּלָה (Kabbalàh)

RICEVUTA קַבָּלָה (Kabbalàh)

17 Luglio 2023 Off Di Hora Aboav

RICEVUTA קַבָּלָה (Kabbalàh)! Quando si fa qualsiasi transazione, riceviamo una קַבָּלָה a testimonianza del pagamento ma questa parola significa anche RICEZIONE, TRADIZIONE מָסוֹרֶת (Masòret) ed è affine all’espressione תּוֹרָה שֶׁבְּעַל- פֶה (Toràh shebe’al-pèh) TORÀH ORALE! La scansione di קַבָּלָה ci porterà immediatamente nel suo significante di saggezza mistica: apre la ק la lettera del sacro e della distinzione che accompagna la nostra crescita nel suo avvicinarci  ק ר ב all’Alto e alla Sua chiamata ק ר א . La segue la ב stabile nella sua forma aperta e volta verso il futuro: la nostra casa interiore protetta dalla Presenza divina. È tutto dentro di noi, ma soggiunge la ל che riesce a proiettarci verso l’altro e fuori di noi per realizzare il progetto finale della ה, vera lettera della spiritualità e del divino nonché doppia nel Tetragramma. קַבָּלָה : קַל בָָּּהּ (Kal bàh) (È) FACILE, LEGGERO (essere) IN ESSA o ‘קַל בָּה IN HASHÉM. Straordinaria la struttura di קל: si scende fino alle nostre radici per risalire nel profondo del cuore e oltre. Questa è la dimensione dei grandi Maestri e dei חֲסִידִים (Chasidìm) PII [1]alla ricerca dei significati reconditi della Toràh e dell’esistenza umana. Oggi chi persegue questa scienza, così denominata dal Dr. M. Laitman, si chiamano מְקוּבָּלִים (Mekubalìm). La קַבָּלָה come ci insegna il Tanya[2] corrisponde al סוֹד (Sod) SEGRETO e viene chiamata anche חָכְמַת הַנִּסְתָּר (Chochmàt hannisttàr) LA SAGGEZZA DEL NASCOSTO.

La radice ק ב ל nella sua prima declinazione manifesta לִִקְבֹּל (Likbbòl) LAMENTARSI e AMAREGGIARSI mentre nel rafforzativo esprime לְקַבֵּל (Lekabbèl) RICEVERE, PRENDERE A CUORE, FARE ATTENZIONE, STUDIARE, DECIDERE. Molto interessante è anche rilevare che nella costruzione verbale fattiva לְהַקְבִּיל (Lehakbbìl) si trovano significati legati al METTERE IN PARALLELO. La Kabbalàh in effetti mette in corrispondenza il mondo materiale con quello spirituale e l’uomo col divino.

Questo termine vale 137. Arie Ben Nun ז”ל [3] definisce il valore 137 «come il rapporto tra la velocità della luce e quella dell’elettrone in orbita intorno al nucleo dall’atomo d’idrogeno o meglio esso governa il legame esistente tra materia e luce». Interessante il suo collegare la parola קַבָּלָה 137 a קול (Kol) SUONO 136 e a חֶלֶק (Chèlek ch gutt.) PARTICELLA 138 e riconosce che queste tre forze in effetti siano una.

La gematria[4] è uno strumento della קַבָּלָה e viene usata come una chiave di lettura importante. È affascinante sapere che 137 è anche il valore numerico dell’aspirazione אֶהְיֶה לָאֱלֹקִים (Ehyèh laElokìm)[5] SARÒ PER DIO. Desiderare di attuare questo progetto è senza dubbio il vero SCOPO מַטָּרָה (Mattaràh) della nostra vita; «e non fare il già fatto, bensì quello ancora da fare»[6]


[1] Il Chassidismo o Chasidismo חֲסִִידוּת (Chasidùt) è un movimento spirituale ebraico trasmesso di generazione in generazione, fondato dal Rabbino e mistico polacco Israel Ben Eliezer, conosciuto maggiormente col nome di Baal Shem tov.

[2] P. 368.

[3] A.Ben Nun, Ghimatria. Chiave della Cabbalà א” p. 48.

[4] Vedi H. Aboav 2020, p. 208.

[5] Ricordo il cambio ה ק ma rimane 5 il valore.

[6] M. Buber, Il cammino dell’uomo, p. 46