GIUBILEO יוֹבֵל (Yovel)

GIUBILEO יוֹבֵל (Yovel)

11 Maggio 2020 Off Di Hora Aboav

GIUBILEO יוֹבֵל (Yovel)! י ב ל : entriamo nel tema del LASCIARE ANDARE, LIBERARE! יָבֵל (Yavel) è il SUONO DI GIUBILO che viene suonato dallo יוֹבֵל (Yovel) che si traduce anche  שׁוֹפָר SHOFAR (corno di ovino o caprino) e MONTONE. יוּבַל (Yuval), figlio di Lemech, inventore degli strumenti musicali esprime questo suono liberatorio e curativo. יוֹבֵל (Yovel) è un trasferimento di proprietà. Una formula antica di richiesta legale per una proclamazione pubblica, atta a convalidare il cambio dell’amministrazione della proprietà. שְׁנַת הַיּוֹבֵל (Shenat Yovel) L’ANNO del GIUBILEO è il cinquantesimo anno dopo un ciclo di sette anni sabbatici che viene celebrato nel giorno di כִּפּוּר (Chippur) con il suono dello שׁוֹפָר  (Shofar).  L’anno sabbatico viene chiamato שְׁנַת שְֹמִּטָה  (Shenat shemmitàh) ed è un anno di riposo e liberazione della terra e dei servitori che ricorre ogni sette anni. In questo periodo del conteggio dell’omer סְפִירַת הָעֹמֶר (Sefirat ha’omer) torna questo moltiplicare sette per sette. È sempre interessante rilevare la capacità del numero שֶׁבַע (Shev’a) di nutrire e preparare ad una sempre maggiore crescita e conquista coscienziale. Ricordo che שֶׁבַע condivide esattamente le sue lettere con la parola שָֹבֵעַ (Save’a) SAZIO e la radice  ש ב ע con PROMESSA שְׁבוּעָה (Shevu’àh); anche naturalmente SETTIMANA שָׁבוּעַ (Shavu’a). Le prescrizioni del Giubileo יוֹבֵל (Yovel) ebraico si ritroveranno nella prossima parashà di בְּהַר (Behar) SUL MONTE (Sinai). Esse deliberavano il riposo della terra, la liberazione degli schiavi e la loro emancipazione; la remissione dei debiti e la maggior parte delle proprietà tornava ai padroni iniziali. “Una concezione che ha in sé una carica di Utopia, ma di quelle utopie che preparano un futuro migliore.” (Rav Laras.) È importante ricordare La Parola del Signore in riferimento al verso 20 del capitolo 25 di וַיִקְרָא (Vaikrà – Levitico): “E (quando) se direte (domanderete): – Cosa mangeremo nel settimo anno ché non semineremo e non raccoglieremo il nostro prodotto?” Nel verso 21 Hashem promette: “ Ed ho (comandato) predisposto LA MIA BENEDIZIONE per voi, nel sesto anno e (essa) farà (produrrà) il suo prodotto per tre anni.

וְצִוִּ֤יתִי אֶת־בִּרְכָתִי֙ לָכֶ֔ם בַּשָּׁנָ֖ה הַשִּׁשִּׁ֑ית וְעָשָׂת֙ אֶת־הַתְּבוּאָ֔ה לִשְׁל֖שׁ הַשָּׁנִֽים:

(Vetzivìti et BIRCHATI’ lachèm (Gutturale) bashshanàh hashshìshit; ve’asàt et hatevuàh lishlosh hashshanim):

Riflettiamo su quella promessa OGGI הַיּוֹם (Hayom), nei nostri giorni e ascoltiamo le parole dentro di noi che con grande fede, inneggiano alla vita e alla ripresa.