SHOA’H  שׁוֹאָה CATASTROFE, ROVINA

SHOA’H שׁוֹאָה CATASTROFE, ROVINA

26 Gennaio 2020 Off Di Hora Aboav

SHOÀH שׁוֹאָה CATASTROFE, ROVINA, DISASTRO! Parola biblica che non appare nella Torà e acquista diverse denominazioni nell’ambito della DESOLAZIONE e DISTRUZIONE nonché DISGRAZIA. Questo termine viene usato ormai metaforicamente come קָשֶׁה (Kashèh) DURO e בִּלְתִּי נִסְבָּל (Bilttì nisbàl) INSOPPORTABILE. Una descrizione che ci ricorda amaramente la schiavitù d’Egitto perfezionata dalla modernità tecnica!! Il famoso verso 11 del capitolo di Isaia 47 risuona chiaro” E ti ha colto il malanno senza che tu te ne accorgessi, ti è sopraggiunta un’irreparabile sciagura, ti ha colpito una SHOA’H שׁוֹאָה CATASTROFE inavvertita, improvvisa. (Trad. D. Lattes). SHOA’H שׁוֹאָה è una parola ben diversa da OLOCAUSTO עוֹלָה ‘Olàh che ricorda il SACRIFICIO levitico che andava completamente bruciato sull’altare e che poteva essere offerto anche in gruppo o individualmente. La radice di שׁוֹאָה è ש א ה (Shin-Alef-He’): siamo nel tema della distruzione che suscita disperazione fino ad arrivare al silenzio assoluto, mancando le parole per narrare l’inenarrabile: לְּהִשְׁתָּאוֹת (Lehishttaòt). La radice di עוֹלָה è ע ל ה (‘Ain-Lamed-He’) SALIRE, ELEVARSI. Un sacrificio gradito al Signore!! Una miniserie televisiva del 1978 americana raccontò la SHOA’H שׁוֹאָה col titolo Holocaust che è la sua traduzione in inglese. Da allora è rimasto incollato questo nome che spesso è usato nel giorno della Memoria, il 27 gennaio anche da persone colte che ricoprono un incarico pubblico.
Voglio arricchire questo post con il dodicesimo articolo di fede di Rambam che in questi giorni viene cantato in molte commemorazioni:
אֲנִי מַאֲמִין בֶּאֱמוּנָה שְׁלֵמָה בְּבִיאַת הַמָּשִׁיחַ וְאַף עַל פִּי שֶׁיִּתְמַהְמֵהַּ עִם כָּל זֶה אֲחַכֶּה לּוֹ בְּכָל יוֹם שֶׁיָּבוֹא.
Anì maamin beemunàh shelemàh beviat hamashiach. Veaf ‘al pì sheitmahmeha, im col zèh achachèh lo bechol iom sheyavò.
IO CREDO CON FEDE COMPLETA NELLA VENUTA DEL MASHIACH ED ANCHE SE TARDERA’ A VENIRE, CON TUTTO CIO’ , IO LO ASPETTERO’ OGNI GIORNO CHE VERRA’.

Proviamo ad ascoltare in silenzio e a contattare il nostro cuore per colmare questa vibrazione terrificante e riempirla della MEMORIA  זִכָּרוֹן(Ziccaròn) con il più grande rispetto.


Il post raffigura la statua di Janusz Korczak (Henryk Goldszmit) con i suoi bambini nel giardino del museo della SHOA’H di Yad Vashem a Gerusalemme. Pedagogista polacco molto famoso scelse di morire con i bambini del suo orfanotrofio a Treblinka pur potendosi salvare.

Vedi diagramma di אמן in PDF


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