MANNA מָן (Man)

MANNA מָן (Man)

24 Aprile 2022 Off Di Hora Aboav

MANNA מָן (Man)! IL pane miracoloso, caduto dal cielo, tornò a stimolare una domanda comune di stupore: “Che cosa è? מָה הוּאֹ (Mah hu)”. Il deserto diventò elemento nutritivo con il chiarore del giorno e li saziò. Gli ebrei che non sapevano cosa fosse, lo chiamarono MANNA (מָן (מָן הוּא! (Man hu –esso è manna (è maschile in ebraico) Esodo 16,15). Essi la trovarono sulla superficie del deserto, quando lo strato di RUGIADA טָל (Tal) che la ricopriva e proteggeva si elevò! Era una cosa minuta e granulosa, sembrava un seme bianco di coriandolo e ricordava il gusto delle “cialde intinte nel miele”. Un senso di sottile finezza e leggerezza riportò l’un l’altro a sentire forza e speranza. Era tornato il senso del percorso e l’Egitto era di nuovo alle spalle. Le parole di Mosè מֹשֶׁה tornarono ad acquistare un senso e le regole dello שַׁבָּת (Shabbat) risuonarono alte. C’è fra i commentatori chi pensa che מָן sia una forma contratta di מַתָּנָה (Mattanà) o מַתָּן (Mattan) che si traducono ambedue DONO. La preposizione semplice מִן (Min) DA, scritta nello stesso modo di מָן obbliga ad alzare la testa e prendere contatto col cielo. É bello rilevare che la parola מָן appare 5 volte in שְׁמוֹת (Nomi) come il numero delle volte in cui troviamo la parola אוֹר (Or) LUCE in בְּרֵאשִׁית (Bereshìt – Genesi 1, 3-5).
É molto interessante rilevare che nel verso 16 del capitolo 16 di שְׁמוֹת (Nomi), che parla delle regole della raccolta della מָן , troviamo scritte tutte e 22 le lettere dell’alfabeto. Esse sono il simbolo evidente del nutrimento divino e sempre presenti.
La גִימַטְרִיָּה (Ghìmatriyàh) di מָן 90 ci rammenta la parola מַיִם ACQUA (Mayìm)!
“Cosa aspettiamo? La manna dal cielo?”