NEVE שֶׁלֶג (Shèleg)

NEVE שֶׁלֶג (Shèleg)

25 Dicembre 2023 Off Di Hora Aboav

NEVE שֶׁלֶג (Shèleg)! Il suo BIANCORE לֹבֶן (Lovèn) ci dona una luce diffusa e il suo candore ci fa sentire un po’ più innocenti. La terra si veste di BIANCO לָבָן (Lavàn) come una SPOSA כַּלָּה (Callàh) che attrae la gioia innata dei bambini.[1] CHI מִי (Mi) non ha mai costruito una בֻּבַּת שֶׁלֶג (Bubbàt shèleg) BAMBOLA (PUPAZZO) DI NEVE? Per rimanere in tema, anche BIANCANEVE ovviamente si traduce שִׁלְגִיָּה (Shilghiyyàh). Se cerco l’anagramma più coerente di NEVE שֶׁלֶג (Shèleg) e della sua radice ש ל ג trovo la radice ג ל ש  e גֶּלֶשׁ (Ghèlesh) SLITTAMENTO, vocabolo sinonimo di SCIVOLATA גְּלִישָׁה (Ghelishàh).

Secondo Artom la NEVE שֶׁלֶג ci ricorda metaforicamente la שֵֹיבָה (Sevàh) VECCHIAIA che in genere traduciamo זִקְנָה (Ziknàh): è saggia e piena di esperienza. A volte ci ispira TRISTEZZA עֶצֶב (‘Étzev) o עַצְבוּת (‘Atzvùt) nel pensare alle persone che non hanno possibilità di proteggersi dal suo FREDDO קֹר (Kor) ma dedichiamo loro un pensiero d’amore e se possiamo, doniamo a mani aperte.

Osserviamo da vicino שֶׁלֶג: è interessante il suo valore gematrico 333 che nella piccola numerazione contiamo 9 ט, la lettera della BONTÀ טוּב (Tuv) e della protezione. L’energia di queste tre lettere vibrano all’unisono: il fuoco della ש produce cambiamento nell’opera estroversa della ל e portano con la ג la vera crescita. Sotto la neve dei campi trova rifugio e calore ogni SEME זֶרַע (Zera’) ed essa gli dona vita e vero rinnovamento insieme alla pioggia. Sembra udire nel silenzio del suo cadere le parole che hanno insieme valore 333: בָּעוֹלָם אֲנִי בּוֹנֶה אַהֲבָה גְּדוֹלָה (Ba’olàm anì bonèh ahavàh ghedolàh) NEL MONDO IO COSTRUISCO UN’AMORE GRANDE. Anche il SEME DEL FRUTTO vale 333 גַרְעִין (Gar’ìn) e questo vocabolo si usa anche per CROMOSOMA ed è sinonimo di יְסוֹד (Yesòd) FONDAMENTO.

Il Signore promette ai peccatori che ascolteranno le Sue parole di perdonarli e Isaia[2] usa un linguaggio poetico che commuove:

אִם־יִהְיוּ חֲטָאֵיכֶם כַּשָּׁנִים כַּשֶּׁלֶג יַלְבִּינוּ

(Im-yihyù chataechèm cashshanìm cashèleg yalbbìnu)

«Anche se saranno i vostri peccati scarlatti (come stoffa tinta di scarlatto), come neve imbiancheranno».

Gli occhi si perdono nei FIOCCHI DI NEVE פְּתִיתֵי שֶׁלֶג (Petitè shèleg) e si riempiono di tanta magia: tutto appare come in una fiaba tanto da farci rendere conto che (הַכָּל עוֹבֵר  (333 (Haccòl ‘ovèr) TUTTO PASSA e il cuore si riempie di speranza.


[1] H. Kaller commenta sulla pagina di facebook “Crescere con le radici delle parole ebraiche”, riportando le parole del Levitico 13,14: “ESSENDO TUTTO BIANCO, È PURO”.

[2] Isaia 1,18.