Il TETRAGRAMMA ‘ה

Il TETRAGRAMMA ‘ה

13 Gennaio 2023 Off Di Hora Aboav

Il TETRAGRAMMA ‘ה! Il Nome per eccellenza! Pronunciamo le quattro lettere che compongono il Nome dell’Eterno con l’espressioneהַשֵּׁם (Hashèm) IL NOME. «Noi Siamo domande che devono restare domande (P. Levy)», quando ci avviciniamo a questo tema! Ciò che appare subito chiaro che Egli e il Suo nome sono Uno.

וְהָיָה ה’ לְמֶלֶךְ עַל־כָּל־הָאָרֶץ בַּיּוֹם הַהוּא יִהְיֶה ה’ אֶחָד וּשְׁמוֹ אֶחָד

(Vehayàh Hashèm lemèlech ‘al-col- haàretz bayyòm hahù yihyèh Hashèm echàd ushmò echàd (Zaccaria 14,9))

«E sarà Hashèm (Proclamato) Re su tutta la terra, in quel giorno sarà l’eterno Uno (il Solo, Unico) e il Suo Nome Uno».

Il Tetragramma: la י Yod, un punto primordiale che testimonia l’avvenuto ritirarsi dell’Essenza originante, rappresenta proprio la creazione e il metafisico: la saggezza e l’illuminazione intellettuale. È la MANO יָד (Yad)! La He’ è la lettera con la quale in Genesi 2, 4 nella parola בְּהִבָּרְאָם (Behibbareàm) si evince che con la He’ «Creò loro (la terra e i cieli) ». In questo verso la ה risulta più piccola delle altre lettere. Interessante rilevare questa forma diminutiva nei confronti della ה proprio nel suo momento più creativo. Essa manifesta la divinità infatti la ‘ה è la rappresentazione grafica del Tetragramma come acronimo di הַשֵּׁם come già detto sopra! In questa Parola è doppia e incornicia la ו che per la sua forma naturale dona il senso di un movimento verticale che collega il cielo alla terra. Questa lettera infatti congiunge, producendo il senso prezioso della continuità. Se mi soffermo a riflettere sul valore energetico, semantico del Tetragramma trovo una bella relazione tra laו  nella sua scrittura pienaוָאו  (Vav) che vale 13 e UNO אֶחָד (Echàd) con uguale valore che insieme compongono la gematria del Tetragramma 26 ( י 10 + ה 5 + ו 6 +ה 5 =   26 ).  Anche AMORE אַהֲבָה  (Ahavàh) corrisponde a 13 e in genere comunica insieme a אֶחָד  il desiderio divino di educarci all’amore verso l’uomo e verso la natura oltre al voler essere amato Egli Stesso. Il più bel verso d’amore della Toràh è per me la richiesta di Hashèm di essere amato con tutto il nostro cuore, la nostra anima e le nostre forze. Come Rav Somekinsegna, quando un ebreo pronuncia le parole dello Shemà’ Israèl è «come se in un certo senso, gridasse: Padre, Padre!» אָבִי אָבִי  (Avì, Avì) PADRE MIO, PADRE MIO ha un valore numerico di 26. Le lettere del Tetragramma ci avvicinano al significante dell’ESSERE ה י ה e in esso ritroviamo il senso del SARÀ, dell’ERA e vi è anche il segno del presente É (Essente) anche se in ebraico è intraducibile. È in campo l’esistenza stessa, intesa come principio di vita assoluto. Un nome intimamente percepito ma non proferibile o cancellabile: la terza parola è esplicita! Il tetragramma viene menzionato anche come שֵׁם הַמְּפֹרָשׁ  (Shem hammeforàsh). Uso le parole di Ghershom Sholem per elaborarlo: “Da un lato, il participio passivo מְפֹרָשׁ (Meforàsh) può voler dire sia <<comunicato>>, sia <<spiegato esplicitamente>>, sia infine, semplicemente (cioè secondo le lettere), <<pronunciato>>; dall’altro, in questo contesto, può significare anche<<separato>> o addirittura <<nascosto>>…” Maimonide scrive <<Nome Esplicito>>. Aggiungo che è noto anche come NOME RIVELATO. Solo il Grande Sacerdote declamava l’autentico nome di Dio nella ricorrenza del giorno di Chippur nel Luogo più sacro del Tempio nel   קֹדֶש הַקֳּדָשִׁים (Kodèsh Hakkodashìm – Sancta Sanctorum) quando ancora esisteva il Santuario a Gerusalemme. Con la potenza di luce di questo nome, Hashèm promette attraverso le parole di Zaccaria che un giorno tutti i popoli invocheranno insieme il Suo Nome. La mistica ebraica sostiene che il Tetragramma sia la realtà delle dieci Sefiròt e lo elabora profondamente. Infine voglio evidenziare un messaggio dell’Eterno a Isaia (57,15) da tenere sempre presente:

«Poiché così dice l’Alto, l’Elevato che dimora in eterno e Santo è il suo Nome; in luogo alto ed elevato Io abiterò, ma sto con colui che è umile di spirito  per far rivivere lo spirito  dei modesti e per far rivivere il cuore degli oppressi».

 זוֹ אַהֲבָה  (Zo Ahavàh 26) QUESTO (È) AMORE!

Sul post: ה’ אוֹהֵב אוֹתִי (Hashèm ohèv otì) IL SIGNORE MI AMA!!