GENEROSITÀ נְדִיבוּת (Nedivùt)

GENEROSITÀ נְדִיבוּת (Nedivùt)

26 Agosto 2021 Off Di Hora Aboav

GENEROSITÀ נְדִיבוּת (Nedivùt)! Rav Artom sceglie אֲדִיבוּת (Adivùt) che traduce anche CORTESIA ma tutti riconoscono il loro sinonimo più stretto in אֲצִילוּת (Atzilùt) che esprime anche NOBILTÀ.

La radice di נְדִיבוּת è נ ד ב e נָדִיב (Nadìv) esprime GENEROSO, BENEFATTORE.

La fecondità dell’energia femminile universale della נ trova l’apertura della ד e si amplifica nella benedizione della ב. L’ultima e la prima lettera diventano בֵּן (Ben) FIGLIO e mantengono integro il senso di responsabilità che ognuno di noi porta dentro di sé verso se stesso e verso l’altro. La generosità di cuore e la nobiltà di animo infatti ci rendono creativi e vitali perché ci si può sentire come una madre al parto o come un’artista all’opera. Prima di tutto la vera generosità offre a noi l’opportunità di donare al mondo una nuova energia spirituale che diffonda amore ed emozione pura ovunque.

Nella costruzione riflessiva di נ ד ב: לְהִתְנַדֵּב (Lehitnaddèv) si muove nel tema del VOLONTARIATO הִתְנַדְּבוּת (Hitnaddevùt). La nostra è l’epoca dei VOLONTARI מִתְנַדְּבִים (Mitnaddevìm). Quanto coraggio e forza in campo: vera נְדִיבוּת .

Anche nel Tanach ci sono esempi belli di offerta volontaria. Durante la costruzione della “Casa del Signore”, indetta da David il Re (Cronache I 29,9) è evidente la grande GIOIA (Simchà ש מ ח) che si ottiene quando si è GENEROSI נְדִיבִים (Nedivìm).

 וַיִּשְׂמְח֤וּ הָעָם֙ עַל־הִֽתְנַדְּבָ֔ם כִּ֚י בְּלֵ֣ב שָׁלֵ֔ם הִֽתְנַדְּב֖וּ לַ֑ה’ וְגַם֙ דָּוִ֣יד הַמֶּ֔לֶךְ שָׂמַ֖ח שִׂמְחָ֥ה גְדוֹלָֽה׃ פ

(Vayyismechù ha’àm ‘al-hitnaddevàm chi belèv shalèm hitnaddevù laHashèm; vegàm Davìd hammèlech samàch simchàh ghedolàh:)

“E il popolo gioì (lett. gioirono) per le proprie (loro) offerte perché con cuore pieno donarono al Signore; ed anche Davìd il Re gioì di una gioia grande.”

GENEROSITÀ נְדִיבוּת  (Nedivùt) vale numericamente 472 e si mette in relazione con l’invito divino a Caino di rendersi conto che il suo bene era nelle sue mani con l’espressione dello stesso valore 472.. אִם תֵּיטִיב (Im tetìv) “…Se ti farai del bene (Se vuoi farti del bene)…” Peccato che Caino non era ancora in grado di superare la sua prorompente egoicità e si volse al male ma noi possiamo essere sempre più coscienti della nostra interiorità nella ricerca continua esistenziale di portare luce al buio dentro e fuori di noi.

אֲנִי עֵד לְקִּיוּם הָעוֹלָם!

(Anì ‘ed lekkiyùm ha’olàm) 472.

IO SONO TESTIMONE DELL’ESISTENZA (REALIZZAZIONE) DEL MONDO. Ringraziamo sempre ed apprezziamo tutto ciò che riceviamo nella vita: anche solo una parola buona è un grande atto di generosità.