MURO קִיר (Kir)

MURO קִיר (Kir)

15 Giugno 2025 Off Di Hora Aboav

MURO קִיר (Kir)! MURI si traduce קִירוֹת (Kiròt) anche se è maschile. In italiano potremmo confonderci tra MURI e MURA ma non in ebraico perché esiste un vocabolo completamente diverso: חוֹמוֹת (Chomòt). Il suo singolare è regolarmente חוֹמָה (Chomàh).[1] Un bell’esempio ce lo dona il libro di Giosuè con la caduta delle mura di Gerico.[2]

וַתִפֹּל הַחוֹמָה 

(Vatippòl hachomàh)

«E caddero le mura».[3]

Un muro in genere è una struttura costruita con PIETRE אֲבָנִים (Avanìm) e לְבֵנִים (Levenìm) MATTONI. In ambedue i termini troviamo la parola בֵּן (Ben) FIGLIO, la cui radice ב נ ה ricorda il tema del costruire. In effetti i muri di una costruzione o di una casa nonchè di una stanza sono direttamente collegati a questa parola.

Un muro è qualcosa che sostiene e al quale ci si può appoggiare oppure può separare o chiudere. Un קִיר può anche creare uno spazio VUOTO רֵיק (Rek) che evidenzia le stesse lettere.

Le mura invece ci indicano fortificazioni o cinta murarie di città, concetti per lo più legati alle diverse epoche storiche.

Ancora si parla delle MURA DI GERUSALEMME חוֹמוֹת יְרוּשָׁלַיִם e di tante altre città. È noto che nelle città con le mura, durante Purìm, si aggiunge un giorno di festa.

Nel libro di Isaia[4]incontriamo un verso che parla di un altro tipo di חוֹמה (Chomàh) MURA che mi permette di rivelare la struttura di questa parola ‘חוֹם ה (Chom[5] Hashèm) CALORE, ENERGIA DI DIO.

לֹא־יִשָּׁמַע עוֹד חָמָס בְּאַרְצֵךְ שֹׁד וָשֶׁבֶר בִּגְבוּלָיִךְ וְקָרָאת יְשׁוּעָה חוֹמֹתַיִךְ וּשְׁעָרַיִךְ תְּהִלָּה

(Lo-yishmà’ ‘od chamàs beartzèch shod vashèver bigvulàyich vekaràt yeshu’àh chomotàyich ushe’aràyich tehillàh).

«Non si udrà più parlare di violenza nel tuo paese, di saccheggio e di rovine nel tuo territorio, e tu chiamerai le tue mura mura di salvezza e le tue porte, porte di lode».[6]

In tal senso, C.G.Jung[7]si guarda con fede nel profondo e scrive delle riflessioni straodinarie nelle quali mi rispecchio appieno:«La differenza fra me e la maggior parte degli altri uomini è che per me i <<muri divisori>> sono trasparenti. […] Altri ritengono i muri così spessi, che al di là di quelli non vedono nulla, e perciò credono che non ci sia nulla».

Metaforicamente possiamo tradurre חוֹמָה anche ENTUSIASMO הִתְלַהֲבוּת (Hitlahavùt) e AMICIZIA יְדִידוּת (Yedidùt).

קִיר e חוֹמָה come vediamo non hanno nessuna lettera in comune e quindi ovviamente hanno un valore numerico differente: קִיר 310 e חוֹמָה 59.

Mi soffermerò su חוֹמָה che evidenzia la stessa gematria di חוּליָה (Chulyàh) ANELLO, PARTE, FASE. Sarei felice se un muro diventasse il mezzo per ottenere una totalità sotto l’egida di una pace duratura. Impariamo a far crollare i muri dell’intolleranza e della divisione dentro e fuori di noi.


[1][1] In italiano non esiste il singolare di MURA.

[2] Giosuè 6,20.

[3] Letteralmente “cadde: è al singolare.

[4] Isaia 60,18

[5] In genere si scrive senza ו.

[6] Traגuzione di E. Friedenthal.

[7] C.G.Jung, Ricordi, sogni, riflessioni di C. G. Jung, raccolti ed editi da D. Jaffè, RCS Rizzoli Librei S.p.A., Milano1994, p.415.