
GENTILEZZA עֲדִינוּת (‘Adinùt)!
GENTILEZZA עֲדִינוּת (‘Adinùt)! Anche אֲדִיבוּת (Adivùt)! La gentilezza è una vera e propria virtù che permette una relazione sincera e fiduciosa. Una persona col cuore aperto è sempre pronto a empatizzare coll’altro e a comprenderne i bisogni. Un suo importante sinonimo è DELICATEZZA. עָדִין (‘Adìn) traduce GENTILE nel senso di essere אָצִיל (Atzìl) NOBILE ma anche DELICATO in quanto feribile facilmente. Questo è un aspetto da conoscere e prendere in considerazione. La persona gentile non lusinga e non lo fa per essere amato ma perché sa amare. Forse per questo troviamo GENTILEZZAעֲדִינוּת (‘Adinùt) anche col significato di DEBOLEZZA חוּלְשָׁה (Chulshàh) o PICCINERIA קַטְנוּת (Katnùt). Troviamo le stesse lettere di עָדִין (‘Adìn) nel termine עֲדַיִן (‘Adàyin) ANCORA…una presenza continua, rappresentata dalla porta ע ד che può esprimere sia il TESTIMONE עֵד (‘Ed) che עַד (‘Ad) ETERNITÀ ma anche FINO nel senso spaziale. Chi non ricorda l’espressione עַד־כֹּה finale del viaggio di Abramo con suo figlio Isacco verso la loro prova?[1]
וַיֹּאמֶר אַבְרָהָם אֶל־נְעָרָיו שְׁבוּ־לָכ֥ם פֹּה֙ עִם־הַחֲמוֹר וַאֲנִי וְהַנַּעַר נֵלְכָה עַד־כֹּ֑ה וְנִשְׁתַּחֲוֶה וְנָשׁ֥וּבָה אֲלֵיכֶם׃
(Vayyòmer Avrahàm el-ne’aràv: shevù lacheo po’ ‘im hachamòr vaanì vehannà’àr nelechà ‘ad-co; venishttachavèh venashùva alechèm).
«E disse Abramo verso i suoi fanciulli:- Sedetevi qui con-l’asino ed io e il fanciullo andremo fino-là (in quel luogo) e ci inchineremo (presteremo culto) e torneremo da voi».
Abramo è gentile e spiega i suoi spostamenti con un modo amabile. Per questo nel mio studiare GENTILEZZAעֲדִינוּת (‘Adinùt), sento che si accompagna alla parola חֶמֶד (Chèmed): BELLEZZA יוֹפִי(Yòfì) e GRAZIA [2]חֵן (Chen).[3]Una porta che offre CALORE: ד’ חֹם.
La radice ע ד ן ci conduce invece nel significante dell’ עֵדֶן Èden[4]: nel PIACERE e nella DELIZIA. Troviamo anche l’ESPERIENZA ע di colui che GIUDICA דָן (Dan) infatti in questa radice si include anche il significato di avere un COMPORTAMENTO EDUCATO e GARBATO.
Perlustro GENTILEZZAעֲדִינוּת (‘Adinùt) che esprime il valore numerico energetico
semantico di 540. Trovo delle espressioni straordinarie con il suo stesso
computo: אוֹר הַחֹשֶׁךְ (Or hachòshech) LA LUCE DEL BUIO che può trovarsi anche nelle situazioni
più buie. La gentilezza diventa ARTE DEL CUORE e sussurra: אַתָּה עִמֶּדִי
(Attàh ‘immadì) TU SEI CON ME![5]Termino con un concetto espresso nell’introduzione: la gentilezza
scaturisce מִתּוֹךְ אַהַבָה אֵלֶיךָ
(Mittoch ahavàh elècha) DAL DENTRO DELL’AMORE VERSO DI TE.
[1] Genesi 22,5.
[2] Non nel significato di GRAZIA DIVINA.
[3] חCh suono gutturale.
[4] גַן עֵדֶן (Gan Èden) Il GIARDINO DELL’ ÈDEN, PARADISO.
[5] Vedi Salmi 23,4.