PRECETTI DI PURIM מִצְווֹת פּוּרִים

PRECETTI DI PURIM מִצְווֹת פּוּרִים

3 Marzo 2023 Off Di Hora Aboav

PRECETTI DI PURIM מִצְווֹת פּוּרִים! Sono quattro i precetti di Purìm e tutti iniziano con la lettera מ, la lettera che dà inizio anche alla parola מִצְוָה (Mitzvàh) PRECETTO, COMANDO. Essi sono:

  • La lettura della מְגִלָּת אֶסְתֵּר מִקְרָא (Meghillàt Esttèr) libro (Rotolo) di Ester la sera e la mattina seguente.
  • Il מִשׁלֹחַ מָנוֹת (Mishloàch manòt) Scambio di doni consistenti in cibi fra parenti e vicini.
  • מַתָּנוֹת לָאֶבְיוֹנִים (Mattanòt laevyonim) Doni per i poveri. Al plurale, almeno due in cibi o altre cose necessarie.
  • מִשְׁתֶּה וְשִֹמְחָה (Mishttèh vesimchàh) Pasto generoso che ricordi i banchetti persiani ove abbondava il vino e tanta GIOIA שִֹמְחָה (Simchàh). Nella parola מִשְׁתֶּה (Mishttèh) BANCHETTO troviamo la radice ש ת ה del BERE. I maestri insegnano che ognuno dovrebbe ubriacarsi a Purìm, fino a non poter distinguere tra Hamàn, il maledetto e Mordechày, il benedetto.

Non sono ovviamente stati comandati dalla Toràh ma sono stati istituiti dai nostri antichi Maestri. La festa di Purim è intesa come festa minore non per importanza ma proprio perché non è una festa stabilita dalla Toràh perché avvenuta nella גָלוּת (Galùt) DIASPORA persiana. Non è un giorno di TEMPO PRESTABILITO מוֹעֵד (Mo’èd) ma non per questo è meno importante perchè il miracolo della salvezza del popolo ebraico è stato grande. Esso è avvenuto ai tempi della regina  אֶסְתֵּר(Esttèr) ESTER e del saggio מָרְדְּכָי (Morddechày) MARDOCHEO nel regno di Achashveròsh.

Come ricordato sopra la מ è presente e la sua energia di rigenerazione tira i fili nel testo ove si percepisce il Nascosto e l’emozione profonda dei personaggi. La lettera della nascita e della morte ci insegna la sopravvivenza e ci dona domande continue, aprendoci ad una perenne spinta a rinnovarci e ad imparare la forza immane della gioia.

Ricordo che la מ che vale 40 è in stretta connessione con la ד il cui valore è 4 come il numero dei precetti presentati.

Il valore dell’espressione מִצְווֹת פּוּרִים ci insegnano che 878 è in stretta relazione con le parole אוֹשֶׁר, בְּרָכָה וְהַצְלָחָה (Oshèr, berachàh vehatzlachàh) FELICITÀ, BENEDIZIONE E SALVEZZA (RIUSCITA)!

In città come Roma che sono recinte da mura, Purìm dura due giorni perchè si ricorda Susa שׁוּשַׁן (Shushàn) e il secondo giorno viene denominato Purìm Shushàn.

A Purìm si usa mangiare le orecchie d’Aman, un dolce tipico ebraico e MASCHERARSI לְהִתְחַפֵּשֵֹ (Lehitchappès)! La radice in campo è ח פ שֹ (Chet-Pe’-Sin), stesse lettere di ח פ שׁ (Chet-Pe’-Shin) CERCARE. Anche durante questa festa c’è una ricerca continua in noi stessi per conoscerci e riconoscerci nel far parte del grande miracolo che è la vita e la nostra storia.